Svolte e incertezze: Di Giannantonio potrebbe approdare al team di Valentino Rossi in MotoGP, la VR46 accanto a Bezzecchi.
Fabio Di Giannantonio, ex portacolori del team Ducati Gresini, sta vivendo un periodo cruciale della sua carriera in MotoGP. Nonostante fosse senza un contratto per la prossima stagione e inizialmente non avesse ottenuto risultati di rilievo, eccetto la pole position al Mugello nel 2022, la situazione è drasticamente cambiata. La seconda metà del Mondiale MotoGP 2023 ha visto Di Giannantonio emergere con prestazioni notevoli: un quarto posto in Indonesia, un terzo a Phillip Island e poi un secondo posto nello Sprint Race in Qatar, culminando con una vittoria a Lusail.
Questo miglioramento è arrivato parallelamente alla notizia che Ducati Gresini non avrebbe rinnovato il suo contratto, preferendo Marc Marquez. “Diggia” ha dimostrato un’impressionante crescita, mostrando il suo vero valore sul campo, apparentemente liberato dalle pressioni.
L’incertezza sul futuro e le possibilità per il 2024
La grande domanda ora è quale moto guiderà Di Giannantonio nel 2024. Le opzioni sono limitate e il tempo stringe. La Honda del team Repsol sembrava un’opzione, ma è probabile che vada a Luca Marini. Rimane quindi l’opportunità con la Ducati del team Mooney VR46, lasciata libera da Marquez.
Fino a poco tempo fa, pareva che Fermin Aldeguer, forte di tre vittorie consecutive in Moto2, fosse il favorito per il team Mooney VR46. Tuttavia, secondo le ultime notizie da Lusail riportate da Crash.net, le trattative con Aldeguer hanno incontrato ostacoli.
Le prospettive per Di Giannantonio e la decisione imminente
In questo scenario, la candidatura di Fabio Di Giannantonio torna ad essere rilevante. Il pilota romano ha chiaramente dimostrato di avere le qualità per competere in MotoGP. La sua prossima gara a Valencia potrebbe essere decisiva, sia per ribadire il suo valore sia per influenzare la scelta finale del team Mooney VR46.
Il team di Valentino Rossi è ora di fronte a una scelta cruciale: puntare su Aldeguer o dare fiducia a “Diggia”? Le prossime settimane saranno fondamentali per capire quale direzione prenderà questa intrigante vicenda nel mondo della MotoGP.
